«Eroe del romanzo breve «Le notti bianche», opera del periodo cosiddetto «romantico» di Dostoevskij, è la figura del sognatore, nella cui piatta esistenza, chiusa in uno sterile mondo di fantasticherie, piomba per un breve attimo la giovane Nasten'ka. «La mite» e «Il sogno di un uomo ridicolo»sono due capolavori dello scrittore russo. Dostoevskij ci presenta nel primo il racconto introspettivo di un marito che veglia la giovane moglie morta suicida; il secondo è il monologo di un uomo che, abbandonato da tutti e deciso ad uccidersi, sprofonda in un sogno che lo trasporta in un mondo primordiale, dove gli uomini vivono in uno stato di felicità, privi della sofferenza e del peccato.»